L’altro giorno mi ha chiesto: “Non hai scritto la lettera a Babbo Natale”?
Ho riflettuto.
“No, quest’anno la lettera a Babbo Natale non la scrivo: ho te, i nostri figli, una casa che mi piace, nuovi amici che adoro, che cosa posso chiedere”?
Caro Babbo Natale, non ti scrivo, tanto per citare Lucio Dalla, così non ti distraggo un po’, ma ti lascio tempo da dedicare agli altri.
Facciamo così, io trascorro un Natale un po’ più intimo e meno consumistico, e tu porti un regalo in più a qualcun altro. Guarda, portalo a chi vuoi senza farti tanti problemi di colore della pelle o di religione che, secondo me, gli fa piacere comunque.
E, mi raccomando, un po’ di pace e un dignitoso lavoro a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
E ora basta, se no divento melenso, buonista e viscido come una “l¨umassa bousa”.
Letterina cortissima, tanto quello che penso si può anche un po’ immaginare.