Sono nuovo di Isola, e quando parlo di Isola penso a Campolungo e al Cantone, sapendo benissimo che però vi sono tante frazioni e località alcune delle quali conosco il nome ed altre no.
Sappiate che quando dico Isola, in realtà, non voglio riferirmi solo al “capoluogo”, ma penso a tutti, da Montecanne a Marmassana, da Borlasca a Prarolo, Mereta, e alla Giretta che mi è particolarmente cara.
E sappiate che mi sono innamorato.
Guardo ai numeri e, dato che temo non siano chiarissimi, pubblico un disegno. Si dice così, no? “Aspetta che ti faccio un disegno”. Eccolo.
Ecco, questa è la panoramica della popolazione attuale del Comune di Isola del Cantone. Ve lo devo spiegare io che cosa accadrà tra poco o lo capite da soli?
Capiamo tutti che Isola è prossima al collasso demografico per cui è necessario un progetto strategico che porti persone ad abitare nel nostro paese, e non possiamo aspettare che lo faccia qualcun altro, lo dobbiamo fare noi ed ora.
Nell’attesa che questo “progetto strategico” venga formalizzato penso che se tutte le persone come noi, tra i 15 e i 75 anni dedicassimo ogni giorno 10 minuti del nostro tempo per Isola del Cantone, 10 minuti, potremmo ottenere grandi risultati.
Facciamo due conti: tra i 15 e 75 anni siamo circa in 1.000, dieci minuti a testa sono 10.000 minuti di lavoro, 166 ore, 20 giornate di lavoro ogni giorno dedicate alla nostra cittadina, a noi, in definitiva.
Pensate a quali enormi risultati si possano ottenere con un impegno veramente piccolo!
Io dico: ognuno faccia quello che vuole: tolga foglie, faccia un post su Facebook, pulisca una aiuola, una cosa qualunque, una cosa che gli piace, ma faccia qualcosa per rendere accogliente il paese e appetibile per il soggiorno.
Isola è un paese vivo, vi sono tutti i servizi importanti, vi sono oltre 50 occasioni all’anno di incontro e di divertimento (oltre 50!), il clima è fresco d’Estate e di certo non è più terribile d’Inverno.
Per parte mia, tra dieci giorni avvierò o proporro altre tre iniziative, oltre agli “incontri di fotografia”, alle conferenze “scienza o fantascienza?”, alla “casa di riposo diffusa”, ma ognuno di noi ha delle idee, mettiamole in atto!
Una parte andrà bene, una parte andrà male: non importa! Se facciamo nulla, meglio non andrà di certo; se facciamo qualcosa, almeno ci avremo provato e ci saremo anche divertiti.
E ricordiamoci sempre che non ci sono le iniziative “nostre” e quelle “degli altri”, ma che è bene sostenerci l’un l’altro ogni iniziativa, perché così possiamo avere successo, avremo successo certamente.
Dai, forza, riusciamo a fare qualcosa tutti insieme?